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Negli sport e nella vita è fondamentale saper gestire sia le vittorie che le sconfitte: le vittorie vanno celebrate senza eccessivi trionfalismi, invece, le sconfitte devono essere affrontate senza rabbia, riconoscendo che non dipendono solo dalla superiorità degli avversari, ma anche dal fatto che, spesso, non abbiamo dato il massimo.
Indubbiamente il sapore della vittoria è più dolce, ma è grazie alle sconfitte che si riesce a diventare atleti e anche persone migliori. Bisogna saper affrontare una sconfitta con l’atteggiamento giusto e trovare nuovo slancio per dare il massimo, anche se non è semplice come sembra.
È importante “liberare la mente” per dare il meglio, a tal fine sono d’aiuto alcune tecniche psicologiche, come il training autogeno, a cui si ricorre soprattutto negli sport di squadra, e l’autoipnosi, più comune negli sport individuali. Per esempio, con l’autoipnosi l’atleta può “costruire” un gesto, anche banale, da associare a emozioni e pensieri positivi (ancoraggio). Se questo gesto è ripetuto prima della gara o dell’allenamento aiuta a liberare la mente e a concentrarsi, condizioni fondamentali per esprimersi al massimo.
Sicuramente vincere può essere gratificante, ma è il percorso che conta: le amicizie strette, le lezioni apprese dalle sconfitte e la gioia di migliorarsi giorno dopo giorno. Celebrando il valore del gioco e l'impegno messo in ogni prestazione, si riscopre la vera passione per lo sport, trasformando ogni competizione in un'opportunità di crescita e divertimento, indipendentemente dal risultato finale.